Si trovano notizie di Cantarana nei documenti storici che riguardano il Comune di Asti fin dal secolo XII: il primo in cui se ne parla abbastanza diffusamente è il testamento di Abellone Malabajla del 1398. Dalla seconda metà del 1500 Cantarana viene menzionato come territorio a se stante con Consiglio Comunale regolarmente convocato. Il nome “Cantarana” è di probabile origine celtica e fa riferimento alla presenza di corsi d’acqua. L’acqua è tuttora presente in grande quantità in località Bonoma, importante campo sorgentifero che alimenta diversi acquedottiIl concentrico è piccolo e articolato intorno alla sua piazza principale, dove adiacente alla chiesa parrocchiale del 1695, spicca il campanile di scuola antonelliana, ricostruito nel 1914, assai imponente (m 44,21) e ricco di particolari architettonici.
Il fascino di questo Comune sta proprio nell'essere composto da piccoli nuclei abitati, case sparse, cascinali, borghi e casali disposti sull’esteso territorio collinare formato da bricchi che contornano l'ampia vallata. Lungo le strade di collegamento sorgono numerose cappelle e piloni votivi di interesse storico ed architettonico. La particolare natura dei terreni costituiti da giacimenti marini è testimoniata dalla presenza di numerosi fossili affioranti.
Le attività agricole principali riguardano la viticoltura, il vivaismo viticolo e la zootecnia. L’artigianato locale è attivo soprattutto nel settore edile, in quello metalmeccanico e della carpenteria, nella lavorazione e commercio del legname. Nel settore dei servizi assumono importanza le imprese di autotrasporto.